Gnocchettificio Eredi Lecca
Chi siamo
La storia della nostra azienda inizia nel lontano 1961 quando Salvatore Lecca (aveva solo 21 anni) inizia a lavorare con passione alla produzione dei malloreddus come operaio presso il Gnocchettificio Melis. Dopo 13 anni, nel 1974, sicuro dell`esperienza ormai maturata e spinto dalla titolare dell`azienda, Salvatore decide di acquistarla, rinominandola come sempre aveva sognato: Gnocchettificio Lecca Salvatore. Mantiene gli operai presenti e inizia a tramandare la propria conoscenza a moglie e figli, convinto forse che un giorno sarebbero stati loro a portare avanti la passione per la pasta di semola.
Nel 1982 Salvatore muore e i figli Franco e Giuseppe, spinti da una grande esperienza, prendono in mano l`azienda. Ancora oggi con passione e orgoglio producono tutti i giorni in base agli insegnamenti trasmessi da loro padre.
I nostri prodotti
I malloreddus
Realizziamo questa pasta fresca tipica della Sardegna (in particolare del Campidanese) secondo il metodo tradizionale che prevede l`uso di due soli ingredienti di altissima qualità: la semola e l`acqua. Poi tanta pazienza per impastarli insieme.
Il termine malloreddus è un diminutivo di malloru, che in sardo significa toro. Di conseguenza, malloreddus vuol dire vitellini. In tutto il resto d`Italia vengono solitamente chiamati gnocchetti sardi.
La fregula
Anche la fregula è un tipo di pasta sardo realizzato solo con semola e acqua. Disponibile in varie dimensioni a seconda dei gusti, è prodotta per `rotolamento` della semola dentro un grosso catino di coccio e tostata in forno.
Come suggerisce la forma, la fregola viene spesso chiamata cous cous italiano o cous cous sardo, vista la somiglianza con la tipica pietanza mediorientale con cui ha affinità storiche.
La semola
La farina di semola di grano duro è un prodotto che utilizziamo per realizzare malloreddus e fregula ma che produciamo anche per la vendita diretta.
La semola, rispetto alle farine prodotte dal grano tenero, ha un indice glicemico più basso grazie alla presenza al suo interno di carboidrati complessi. Il colore giallo tipico del grano duro segnala la presenza di carotenoidi (luteina e beta-carotene), sostanze antiossidanti particolarmente benefiche nel contrastare l`invecchiamento cellulare.
Il grano
La coltivazione del grano duro, a differenza del grano tenero, viene praticata in Sardegna per ottenere semole utilizzate prevalentemente per la produzione di pasta e di prodotti tipici locali (oltre ai malloreddus e alla fregula, anche pane carasau, pistoccu, coccoi e moddizzosu).
Nella nostra azienda utilizziamo solo un prodotto locale di altissima quelità. La bassa velocità del processo di macinazione fa sì che la temperatura rimanga bassa. In tal modo il grano non viene surriscaldato, preservandone al meglio le qualità. In questo modo inoltre il germe del grano (la parte più nutriente del chicco) rimane intatto conferendo alla semola (ed agli altri sfarinati che ne derivano) molteplici proprietà.
Gallery
Malloreddus agli spinaci & pomodoro
Malloreddus Tradizionali
Malloreddus allo Zafferano
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Malloreddus alla campidanese
Ingredienti per 4 persone:
  • 400 gr di malloreddus
  • 300 gr di salsiccia
  • 200 gr di pecorino sardo>/li>
  • 50 gr di cipolla
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 300 gr di passata di pomodoro
  • Un pizzico di sale

Procedimento: Sbucciate e tritate finemente la cipolla, quindi lasciatela appassire lentamente in un tegame insieme all`olio. Nel frattempo spellate la la salsiccia, sbriciolatela grossolanamente e unitela al soffritto di cipolla. Fate rosolare per 15 minuti a fuoco vivace. Unite la passata di pomodoro, mescolate e coprite con un coperchio, lasciando cuocere per circa un`ora. Regolate di sale. Quando il sugo sarà pronto, cuocete i malloreddus in abbondante acqua bollente salata. Intanto grattugiate il pecorino in una ciotola e aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta, mescolando fino ad ottenere una crema. Scolate i malloreddus e uniteli al sugo di salsiccia direttamente in padella. Mescolate unendo anche la crema di pecorino. Mantecate bene per amalgamare tutti gli ingredienti e servite.
Fregula con arselle
Ingredienti per 4 persone:
  • 250 gr di fregula
  • 2 spicchi di aglio
  • 100 gr di vino bianco
  • Sale qb
  • 100 gr di pane carasau
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 1 kg di vongole veraci (arselle)
  • 200 gr di pomodori pelati
  • Pepe nero qb
  • 100 gr di olio extravergine di oliva

Procedimento: In una padella versate l`olio e uno spicchio d`aglio. Aspettate qualche istante che si insaporiscano e poi toglieteli prima di versare le vongole che avrete scolato. Alzate la fiamma e versate il vino, coprite con il coperchio e lasciate cuocere qualche minuto agitando la padella. Continuate fin quando tutte le arselle non saranno aperte. In un altro tegame più grande, lasciate dorare uno spicchio d`aglio insieme all`olio, aggiungete il prezzemolo dopo aver tolto l`aglio e lasciate insaporire giusto qualche istante. Versate il passato di pomodoro e insaporite di sale e pepe. Scolate le vongole tenendo da parte il liquido di cottura e sgusciatele avendo cura di conservarne qualcuna per la decorazione finale. Stendete un canovaccio in un colino e filtrate il liquido di cottura delle vongole. Versate la fregola nel tegame con il sugo e il prezzemolo, poi aggiungete pian piano come fosse un brodo il sugo della vongole. Continuate la cottura mescolando di tanto in tanto. Sistemate il pane carasau sul fondo di un piatto, versate la fregola con le arselle in superficie e infine guarnite con le vongole messe da parte e del prezzemolo. Servite subito.